MESSINA – Un nuovo evento segna la nave traghetto Cariddi. L’ex nave della Ferrovie dello Stato, dal 1992 di proprietà della Provincia Regionale di Messina, imbarca acqua. La nave ferroviaria, che nei progetti iniziali doveva diventare un museo del mare, da qualche tempo è ormeggiata al molo degli ex Cantieri Navali Picciotto di Messina, per motivi poco chiari è sommersa nella zona di poppa e rischia seriamente d’affondare.
Noi di Ferrovie Siciliane le prime “anomalie” le avevamo notate domenica 12 marzo, e ieri mattina abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni prima alla Guardia Costiera e successivamente al personale del cantiere. I nostri timori, purtroppo, hanno trovato riscontro.
Da ieri siamo costantemente presenti nel cantiere navale per seguire da vicino quanto sta accadendo, così da comprendere quali siano le soluzioni che la Provincia Regionale di Messina sta predisponendo per evitare che il traghetto affondi. Sul posto, oltre i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale di Messina, una società privata intervenuta per conto della Provincia che con un piccolo pontone e personale proprio sta operando a bordo del traghetto.
Alcuni sub sono saliti a bordo, e con sacchi di sabbia stanno cercando di contenere l’acqua che dalla tarda serata di ieri copre la poppa del ponte ferroviario. Nei locali della sala macchine della Cariddi sono state collocate delle pompe d’aspirazione per tentare di svuotare alcuni ambienti. Purtroppo l’acqua sempre con maggiore velocità sta avvolgendo lo scafo. Alle 13.36 di oggi il mare ha quasi ricoperto l’intero ponte ferroviario e lo scafo è fortemente inclinato sul lato sinistro.
Se non si trova una rapida ed efficace soluzione, rispetto a quelle attuate in questi due giorni, il traghetto affonderà, e sarebbe una grave perdita per l’intera collettività dell’area dello Stretto, soprattutto per le tante risorse sostenute in questi anni dalla Provincia Regionale di Messina e che, visti i fatti, non hanno tutelato la nave Cariddi.
In anteprima la nave traghetto Cariddi con l’acqua che ha allagato l’intera poppa
Messina, 13 marzo 2006 | Foto, Giovanni Russo
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