“Me l’aspettavo”. È con queste parole che Padre Pino PUGLISI sacerdote nel quartiere palermitano di Brancaccio dov’era nato nel 1937, salutò i suoi killer la sera del 15 settembre 1993. L’uomo che predicava alla luce del sole, che non aveva paura di “rompere le scatole” come insegnava ai suoi studenti, fu ucciso nel buio, davanti all’androne di casa sua.
Sono passati esattamente 19 anni da quel giorno in cui, come ha ricordato tempo fa all’Osservatore Romano il Cardinale Angelo AMATO – Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi – “Don PUGLISI è stato ucciso in quanto predicava la dottrina cristiana ed educava i giovani a vivere con coerenza il loro battesimo. Non per altro. Non andava contro nessuno”. E dopo 19 anni la Chiesa si è decisa a riconoscere la beatitudine di 3P, come veniva chiamato dai ragazzi del Centro “Padre Nostro” da lui fondato a Brancaccio: con un decreto firmato a fine giugno, Papa Benedetto XVI ha riconosciuto che Padre PUGLISI è un martire, perché è stato ucciso in spregio alla fede cattolica.
Anche FERROVIE SICILAINE, da tempo, sta dialogando con RETE FERROVIARIA ITALIANA, e precisamente con il Compartimento di Palermo. Il gestore dell’infrastruttura ferroviaria è stato contattato per chiedere, in occasione dei lavori di costruzione del Passante Ferroviario del capoluogo siciliano, che la prevista stazione ferroviaria chiamata “Brancaccio Residenziale” possa assumere il nome di “Brancaccio Puglisi”. Questo a ricordare il sacrificio di don Pino e il suo insegnamento. Scriveva in uno dei suoi pensieri (tratti da padrepinopuglisi.diocesipa.it): “Bisogna cercare di seguire la nostra vocazione, il nostro progetto d’amore. Ma non possiamo mai considerarci seduti al capolinea, già arrivati. Si riparte ogni volta. Dobbiamo avere umiltà, coscienza di avere accolto l’invito del Signore, camminare, poi presentare quanto è stato costruito per poter dire: sì, ho fatto del mio meglio”. Potrebbe essere un pensiero da presentare a tutti i viaggiatori che dovessero passare per la futura stazione.
FERROVIE SICILIANE vuole continuare in questo dialogo perché la stazione di Brancaccio Residenziale/Puglisi possa accogliere i viaggiatori in partenza e in arrivo con un segno in ricordo di 3P, sia esso una lapide o la semplice dedicazione del fabbricato viaggiatori alla memoria del sacerdote siciliano, come è già stato fatto per la stazione di Roma Termini, dedicata a Giovanni Paolo II. Ed è per questo che oggi vuole rinnovare l’appello: anche il Passante Ferroviario di Palermo possa avere un segno – insieme alla fermata di Palazzo Reale – Orleans dedicata a Libero GRASSI – per Padre Pino PUGLISI.
In un certo senso, un legame tra Padre PUGLISI e le FERROVIE DELLO STATO si è già stabilito: nell’aprile del 2002, ad esempio, TRENITALIA ha consentito con un forte sconto a 55 ragazzi della scuola media “PUGLISI” di Brancaccio la possibilità di raggiungere Roma e incontrare Giovanni Paolo II, l’allora Capo dello Stato Carlo Azeglio CIAMPI, il Presidente della Camera Pierferdinando CASINI e il sindaco di Roma Walter VELTRONI. Adesso potrebbe aiutare a costruire un pezzo di memoria collettiva di storia italiana. Civile e cattolica.
Antonino D’ANNA
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