Sono trascorsi alcuni giorni da quando nello Stretto si è rivista la nave bidirezionale Pace, ex flotta FS. Partita dal porto di Cagliari il 18 aprile alle 08.16, navigando ad una velocità compresa tra i 5 e 7 nodi, è giunta a Messina il 20 aprile alle 17.32.
Stavolta, diversamente dalla precedenti occasioni, abbiamo deciso di non affrettarci nel dare subito la notizia, cosi da comprendere quali fossero le reali motivazioni di questo inconsueto ritorno in Sicilia. Ma facciamo un piccolo passo indietro.
Come si ricorderà, la bidirezionale, insieme alla gemella Agata, nel settembre del 2005 è stata ceduta da Rete Ferroviaria Italiana (Ferrovie dello Stato) alla Enermar di Genova, che le “scambiò” con le navi Razzoli e Budelli, rinominate in seguito rispettivamente Reggio e Mongibello.
La Pace, che in questi anni ha effettuato servizio in Sardegna tra Palau e La Maddalena, da qualche mese era ferma al porto di Cagliari. Con molta probabilità lo stop alla navigazione è arrivato per la nuova regolamentazione ai collegamenti regionali determinata dalla Regione Sardegna e dalla successiva alleanza tra la Enermar e la siciliana NGI (Gruppo Caronte & Tourist) che ha portato alla nascita della società Maddalena Lines.
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La nave, che dall’arrivo nel porto peloritano è ormeggiata al molo degli ex cantieri Picciotto, è disarmata, ed il personale che ha provveduto al suo trasferimento è stato spostato a bordo della nave Caronte, unità ritenuta più competitiva, partita da Messina il 26 aprile scorso alle 13.10 e che dal prossimo 1 maggio entrerà in linea, sotto la bandiera della Maddalena Lines, sulla stessa rotta coperta fino a poco tempo fa dalla Pace.
Quale possa essere il futuro della Pace è ancora presto per capirlo, anche se osservando attentamente la nave non si esclude che prima di un suo possibile riutilizzo debba ricevere lavori in uno bacino di carenaggio.
Per conoscere le caratteristiche della nave Pace, cosi come di tutte le altre navi della flotta FS, visitate il nostro sito web Navi FS.
Giovanni Russo
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