Oggi nel Salone dei Mosaici della stazione di Messina Marittima abbiamo preso parte all’assemblea pubblica voluta da più parti dopo che nei giorni scorsi è stato annunciato che dal prossimo cambio orario ferroviario, programmato per il 13 giugno 2015, delle cinque coppie di treni nazionali da e per la Sicilia ne dovrebbero essere soppresse tre, i due IC diurni per Roma e l’ICN notturno per Milano.
All’incontro, presenti un centinaio di partecipanti provenienti dalle provincie di Messina, Catania e Reggio Calabria, tra questi alcuni sindaci e parlamentari regionali e nazionali, si è discusso delle ultime novità che potrebbe portare un cambiamento nel sistema di trasporto ferroviario lungo lo Stretto di Messina, di conseguenza per l’intera mobilità dell’isola attraverso i collegamenti effettuati con i treni a lunga percorrenza.
Durante l’assemblea abbiamo appreso che le linee principali di questo progetto erano già state delineate e condivise in una riunione dell’11 novembre 2014 a cui, oltre al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, e ai vertici di RFI e Blueferries, hanno partecipato l’assessore dei Trasporti della Regione Calabria, Luigi Fedele, l’assessore dei Trasporti della Regione Siciliana, Giovanni Pizzo, il sindaco di Messina, Renato Accorinti, e il suo assessore alla mobilità, Gaetano Cacciola. Vista l’importanza degli argomenti discussi per quale motivo i rappresentanti regionali presenti all’incontro romano non abbiano informato la popolazione siciliana ?
Dopo la presentazione di quanti hanno aderito all’assemblea, si è convenuto per la mobilitazione generale per il 14 febbraio 2014, con un manifestazione che si svolgerà a Messina, con inizio alle ore 09.00, attraverso un corteo che si snoderà tra piazza Unione Europe e la stazione di Messina Marittima. Nelle motivazioni, la continuità territoriale ferroviaria tra la Sicilia e il continente, maggiori investimenti per il potenziamento di tutta l’infrastruttura ferroviaria regionale, un moderno e più veloce sistema di traghettamento.
Noi dell’Associazione Ferrovie Siciliane riteniamo si importante sostenere le varie attività che nelle prossime settimane si svolgeranno per evitare la soppressione dei treni a lunga percorrenza e che si cancelli un pezzo di storia, come quello dei ferry-boat, che dal 1896 ha permesso alla Sicilia, e all’Italia, di crescere economicamente e socialmente. Noi ci siamo.
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