La presentazione dei nuovi treni Vulcano della Ferrovia Circumetnea (FCE) svoltasi sabato 18 dicembre presso le officine di Catania Borgo segna una svolta nella qualità dei servizi che l’azienda dal prossimo gennaio 2016 offrirà ai viaggiatori che quotidianamente utilizzano i mezzi della storica società ferroviaria.
Riteniamo doveroso congratularci con la FCE per i positivi risultati raggiunti con gli investimenti che hanno interessato l’infrastruttura sul versante della città di Catania, ma non riusciamo a capire perchè all’estremità opposta della linea compresa nei 20 km di ferrovia tra Linguaglossa e Riposto i treni non circolano più dal 4/11/2015, ufficialmente per alcuni smottamenti: un aspetto che stride fortemente col rinnovamento strutturale verso cui la FCE si sta orientando.
Con questa chiusura, che vogliano sperare sia temporanea e imputabile unicamente a difficoltà tecniche non immediatamente risolvibili, nei 20 km di ferrovia che da Linguaglossa si snoda fino a Riposto vengono meno i collegamenti ferroviari, oggi sostituiti da bus, tra le stazioni di Terremorte, Piedimonte, Santa Venera, Mascali, Cutula, Giarre e Riposto, che servono i Comuni di Piedimonte Etneo, Santa Venera, Giarre e Riposto, comuni che complessivamente raggiungono un bacino demografico di utenza di ben 64600 persone.
La FCE ha un ruolo importante da svolgere per il futuro della mobilità nella provincia di Catania: auspichiamo che i primi interventi del bando per la manutenzione della rete FCE in scadenza il prossimo 28/12/2015, bando che ha un importo di 3.264.263,06 euro, siano destinati esclusivamente in queste località che necessitano di collegamenti frequenti e in linea con le moderne esigenze di mobilità.
Giovanni Russo – Presidente Associazione Ferrovie Siciliane[spacer height=”20px”]
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