CATANIA – Sabato siamo stati a Catania per vedere come si presentano le nuove fermate del Passante Ferroviario e testare il funzionamento dei servizi annessi. Di questo però ne parleremo nei prossimi giorni, perché oggi vogliamo soffermarci sul Deposito Locomotive etneo.
L’attuale impianto, che è l’evoluzione di quello originario realizzato nella seconda metà dell’800, si trova tra il mare e la linea ferrata in direzione Messina, e si raggiunge con facilità dalla vicina Stazione di Catania Centrale: percorrendo Viale Africa, prima di giungere a Piazza Europa, dai giardini che costeggiano l’arteria il deposito si mostra nella sua ampiezza visto che si trova sotto il livello stradale.
Gli 8 binari a servizio delle officine, le 36 rimesse al coperto e la grande piattaforma girevole, cosi come gli altri binari di manovra che si snodano nell’impianto, sembra che ospitino un numero di rotabili ridotto rispetto alla grandezza della struttura che si estende per circa 400 metri. Tra i rotabili che abbiamo visto movimentare (ALn668, ALe501, E656, D245, D445, M88, Carro Soccorso), non si fa fatica a scorgere quelli fermi chissà da quanto tempo.
L’area ferroviaria nel suo complesso si presenta bene, però quel fervore che fino al decennio scorso vedevamo nella quotidiana manutenzione e gestione delle locomotive assegnate sembra essere sparito.
Giovanni Russo[spacer height=”20px”]
(1844)