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Coronavirus, torna il mistero sui transiti sullo Stretto di Messina

Coronavirus, torna il mistero sui transiti sullo Stretto di Messina
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MESSINA – Da una decina di giorni è ormai sotto i riflettori l’aspro diverbio istituzionale in corso tra il sindaco di Messina, Cateno De Luca, e il ministro degli interni, Luciana Lamorgese: il tema infuocato di tale confronto, che ormai ha tutte le caratteristiche dello scontro, riguarda principalmente, ma non solo, le modalità di controllo degli accessi al territorio siciliano attraverso lo Stretto di Messina. Lasciamo ai nostri lettori il piacere di approfondire la disputa sulle grandi testate nazionali, e ci concentriamo su un dato che finalmente è emerso alla luce, solitamente impossibile da ottenere.

Nella prima mattina dell’8 aprile 2020 il sindaco Cateno De Luca si è recato alla Rada di San Francesco e al Porto di Messina per documentare in una lunga diretta Facebook la prima applicazione dell’Ordinanza Sindacale n. 105 del 05/04/2020 emessa dal Comune di Messina, mettendo in rilievo le operazioni di verifica ai viaggiatori da parte delle Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale, e diffondendo infine i dati relativi ai passeggeri trasportati da Caronte&Tourist e Blujet.

Non volendo entrare nel merito dell’ordinanza e sulla gestione dell’emergenza Covid-19 relativa ai transiti tra Sicilia e Calabria, per la prima volta, anche se solo per 24 ore, conosciamo quanti siano stati realmente i viaggiatori (pendolari e non) che sono transitati sullo Stretto: questi dati vengono pubblicamente divulgati in condizioni d’emergenza. E’ con amarezza che facciamo notare che in passato tali dati, richiesti in tempi di assoluta normalità gestionale e per puri fini informativi, sono sempre stati negati alla nostra Associazione.

Ad un osservatore superficiale questo può sembrare riduttivo o superfluo, ma è necessario fare presente che in genere tutte le aziende pubbliche e private periodicamente rendono disponibili i dati relativi ai volumi di passeggeri che trasportano (per fini gestionali relativi all’esercizio, o istituzionali per trasparenza): in Sicilia, no. E questo perché la Sicilia costituisce sempre un’eccezione alla costante normalità che contraddistingue le altre regioni italiane.

Andando ad elencare i numeri scopriamo che con le due corse della Caronte&Tourist da Villa San Giovanni per Messina delle ore 06.20 e 08.00 sono arrivati 159 viaggiatori e 52 automezzi con relativo conducente, mentre nella corsa di Blujet da Reggio Calabria per Messina delle ore 08.15 sono arrivati 70 viaggiatori. Nell’intera giornata complessivamente sono sbarcati a Messina 635 passeggeri, di questi 568 erano pendolari (474 a piedi e 94 in auto), e 67 viaggiatori (9 a piedi e 58 in auto).

RFI, Bluferries, BluJet, ma anche Trenitalia per quel che concerne i treni a Lunga Percorrenza, non pubblicano i dati relativi ai transiti giornalieri mensili o annuali sullo Stretto, né in forma dettagliata, né in forma aggregata: considerato che si parla di società a partecipazione pubblica che effettuano un servizio sovvenzionato dallo Stato, riteniamo doveroso che vengano pubblicati tali dati per ragioni di trasparenza, ora più che mai vista la situazione di emergenza generata dalla pandemia del Covid-19. 

Nel mare di polemiche che continuano tra il Sindaco di Messina e il Ministro dell’Interno, che l’altro ieri attraverso uno straordinario Consiglio dei Ministri ha annullato l’Ordinanza Sindacale n. 105 e la banca dati sui viaggiatori denominata “Si passa a condizione”, al primo cittadino di Messina dobbiamo riconoscere d’aver spezzato per un giorno quel silenzio irragionevole sui numeri dei viaggiatori sullo Stretto di Messina: ci aspettiamo che la politica regionale e nazionale crei le condizioni affinché la trasparenza avuta mercoledì 8 diventi una regola permanente di trasparenza e di buon esercizio, e che vengano coinvolti tutti i vettori, pubblici e privati, che operano sullo Stretto di Messina.

In anteprima la Mn Tremestieri di C&T e la Nt Villa di RFI 
Messina, 11 giugno 2016 | Foto, Giovanni Russo

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