MILANO – In piena fascia pendolari, tra le ore 07.11 e 08.05, come riporta uno dei sei pannelli informativi intermedi presenti nel sottopasso della stazione FS di Milano Porta Garibaldi, sono 28 i treni programmati in arrivo e partenza nello scalo meneghino.
Se confrontiamo questo dato con la stazione FS di Palermo Centrale, la principale della rete ferroviaria siciliana, la differenza fa salire la pressione anche a chi non soffre d’ipertensione, infatti, nella stessa giornata e fascia oraria sono soltanto 15 i treni programmati in arrivo e partenza.
Si potrebbe obiettare che la città di Milano ha 1.350.000 abitanti mentre Palermo “soltanto” 670.000 abitanti. Se confrontiamo il dato con la città di Genova che ha 580.000 abitanti, molto meno della città siciliana, nella stazione FS di Genova Piazza Principe sono addirittura 53 i treni programmati in arrivo e partenza sempre nella stessa giornata e fascia oraria.
Un piccolo confronto che volevamo condividere con tutti voi per farvi riflettere su quanto la nostra “bedda Sicilia” debba recuperare rispetto ad altre realtà sociali ed economiche italiane. Lo facciamo a pochi giorni dal 12 giugno 2022 quando molte città siciliane dovranno eleggere i nuovi amministratori, gli stessi politici che spesso sbandierano la necessità di incrementare la mobilità sostenibile e, soprattutto, che potremmo vivere di turismo. Con questi risibili servizi sarà difficile uscire dall’emarginazione infrastrutturale che viviamo da troppi decenni.
In anteprima uno dei pannelli informativi di Milano Porta Garibaldi
Milano, 01 giugno 2022 | Foto, Giovanni Russo
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