[VIDEO] Sicilia Express: il diritto alla mobilità trasformato in sagra e circo mediatico politico
MESSINA – Sono le ore 10.40 di ieri, oltre 55 minuti l’orario programmato e ben 19 ore dopo la partenza da Torino Porta Nuova, quando abbiamo ripreso al binario 10 della stazione di Messina Centrale l’arrivo del treno Sicilia Express (antenna per Siracusa Exp 96501/antenna per Palermo Centrale Exp 96503). Ad attenderlo un nutrito gruppo di curiosi e cronisti, incredibilmente più di quanti nel dicembre 2005 erano presenti al primo treno Frecciarossa per l’inaugurazione della linea ad Alta Velocità Roma – Napoli.
A bordo in maggioranza ragazzi tra i 25/30 anni, pochi gruppi familiari. Curioso aver visto qualche scompartimento già vuoto nonostante il treno da Salerno non effettuasse fermate intermedie fino a Messina Centrale.
Ma torniamo al treno, o meglio, al diritto alla mobilità dei siciliani che in questo caso è stato trasformato in sagra e circo mediatico itinerante fin dalla sua partenza in Piemonte, a favore di quella politica nostrana che dal 2007, anno in cui già denunciavamo la soppressione di 2/3 dei collegamenti ferroviari tra la Sicilia e l’Italia settentrionale, ancora oggi non è stata capace di dare risposte a questa gravissima problematica che è tra le principali cause dell’incremento delle tariffe, trasformando questa maledetta isola in una prigione.
Questo collegamento straordinario dimostra quanto diciamo da oltre un decennio, ovvero, che sui servizi ferroviari nazionali da e per la Sicilia ci sia parecchia domanda di mobilità, e la Regione Siciliana, attraverso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme al vettore, deve risolvere con estrema celerità questa disastrosa condizione d’isolamento con soluzioni strutturali moderne risparmiandoci questi costosi e fantasiosi interventi spot.
Alla base di tutto il tema è sempre lo stesso, l’arretratezza infrastrutturale e la mancanza di programmazione e investimenti con particolare riferimento sullo Stretto di Messina, mentre già nella vicina Calabria i servizi ferroviari garantiti dallo Stato e quelli veloci a mercato sono disponibili ogni giorno senza la necessità di fanfare e sensazionali conferenze.
Una carenza di servizi che è certamente tra i maggiori fattori che stanno facendo sprofondare socialmente e economicamente l’isola, con la grave e inesorabile desertificazione sociale che da anni sta spopolando interi territori, con gli ultimi dati che vedono la Sicilia scesa da 5.000.000 a 4.800.000 abitanti. Solo la provincia di Messina ogni anno perde circa 2000 giovani che vanno via in cerca di opportunità e in territori dove i servizi permettono una migliore qualità della vita.
Il convoglio del Sicilia Express, che già nel tardo pomeriggio di ieri è stato trasferito (a vuoto) da Siracusa e Palermo verso Milano, lo rivedremo nei primi giorni di gennaio per il viaggio di ritorno. Non dovrebbe essere l’ultima volta perché, con modalità e servizi più o meno simili, il convoglio dovrebbe essere programmato da Milano o Roma verso Agrigento già dai primi mesi del 2025, quando la città dei Templi sarà capitale della cultura.
Nel frattempo la Regione Siciliana darà quelle risposte che i siciliani attendono da anni per potenziare la mobilità extra regionale ?
In anteprima il treno al binario 10 della stazione di Messina Centrale
Messina, 22 dicembre 2024 | Video, Giovanni Russo
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