MESSINA – Dopo i proclami per la rimodulazione dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia, prevista a giugno 2015 con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, abbiamo cercato di dissociarci dai contesti politici e ci siamo concentrati a seguire le diverse ipotesi di “miglioramento ferroviario” che noi siciliani dovremmo “apprezzare” tra non molte settimane. Attraverso i media, tv e carta stampata, sono state diverse le proposte che abbiamo visto, tutte concentrate al solo attraversamento dello Stretto di Messina, dimenticando (volutamente?) che il problema Stretto è solo un pezzo del percorso effettuato dai treni siciliani. Ferrovie Siciliane propone una soluzione fattibile fin da oggi.
L’attuale offerta ferroviaria diurna di Trenitalia, tra la Sicilia e Roma, prevede due coppie di treni InterCity con due “antenne” provenienti da Palermo e Siracusa che si uniscono a Messina; manovrate singolarmente per l’imbarco sulla nave traghetto, per un totale di due manovre a treno, da Villa San Giovanni a Roma le due sezioni viaggiano unite. Procedura inversa per i treni provenienti da Roma e destinati alle due città dell’isola.
Le composizioni degli InterCity siciliani sono formate da tre carrozze di 2ª classe e una di 1ª classe sia da Palermo sia da Siracusa, e la loro velocità massima è impostata a 130 km/h per l’impiego delle datate locomotive del gruppo E656. Nel continente la velocità aumenta grazie alle moderne e potenti locomotive dei gruppi E402 o E403, capaci di viaggiare a 200 km/h, ma che a sua volta sono limitate dalle carrozze che possono viaggiare fino a 160 km/h.
Basandoci su questa premessa e sulle capacità dell’attuale infrastruttura ferroviaria, sia Siciliana sia nazionale, abbiamo elaborato un progetto che permetterebbe ai treni diurni siciliani di ottenere tempi di percorrenza tra Palermo a Roma nettamente inferiori, senza alcun aggravio per le casse dello Stato, senza alcun trasbordo, e cosa importante, attuabile in pochissimi giorni e a costo zero. Un analogo servizio andrebbe effettuato anche da Siracusa.
Iniziamo dalla classificazione del treno che da InterCity diventerebbe Frecciabianca, una novità assoluta per il mercato delle Frecce di Trenitalia che potrebbe espandere l’offerta nazionale fino in Sicilia: con un piccolo aumento del costo del biglietto, dovuta alla diversa classificazione del treno, si avrebbero servizi con standard superiori, e vantaggi nei tempi di viaggio.
Questa proposta comporterebbe la sostituzione dell’attuale convoglio con più moderne e veloci carrozze tipo GC e UIC-Z1 (IC 901), dotate di poltrone reclinabili, tavolino, wifi, prese elettriche, fasciatoio e altri confort, che andrebbero in “composizione bloccata” ad una locomotiva E402b (101 – 180).
Il convoglio, composto da una carrozza “pilota” di 2ª classe, due carrozze di 2ª classe, una di 1ª classe, e locomotiva E402b, offrirebbe una capacità di 250 posti (54 posti di 1ª classe, 198 di 2ª classe): per la circolabilità della locomotiva E402b in Sicilia basterebbe una deroga del gestore dell’infrastruttura ferroviaria RFI/CESIFER, cosi come avvenuto per i moderni treni Minuetto (ALe501/502).
A questo treno andrebbe affiancato un convoglio, tipo Regionale Veloce, che da Siracusa trasporterebbe i viaggiatori fino a Messina. Attestando il treno su un binario attiguo, garantirebbe un facile trasbordo di passeggeri e bagagli in un tempo ridottissimo.
Si viaggerebbe cosi da Palermo a Roma senza la rottura di carico prevista a Messina. Questo sarebbe possibile fornendo la locomotiva titolare E402b di un accoppiatore tipo Scharfenberg, stessa cosa sulla locomotiva da D145, cosi da manovrare il treno, in un’unica soluzione, fin dentro la nave traghetto e eliminando l’intervento del personale di terra, abbattendo i tempi d’imbarco e traghettamento dagli attuali 115 a 55 minuti (arrivo a Messina Centrale/partenza da Villa San Giovanni).
La composizione, che avrebbe una lunghezza totale di 125 metri, andrebbe trasportata in uno dei binari centrale delle navi traghetto Messina, Villa e Scilla, capaci di accogliere rotabili per una lunghezza massima tra 131 e 133 metri.
Una volta arrivato a Villa San Giovanni, per ridurre ulteriormente i tempi di percorrenza, il treno dovrebbe effettuare le fermate di Lamezia Terme Centrale, Paola, Salerno e Napoli, percorrendo la linea tirrenica storica via Formia/Gaeta raggiungerebbe Roma in circa 6 ore.
E’ evidente come la nostra soluzione sia di facile attuazione e programmabile in brevissimo tempo, e a costo zero. Questo progetto permetterebbe ai siciliani, e non solo, di viaggiare tra Palermo a Roma in 9 ore e 25 minuti, navigazione inclusa, rispetto alle attuali 11 ore e 34 minuti, rendendo i treni molto competitivi e con servizi di bordo superiori agli attuali standard.
Collegamenti esterni
– Info: I servizi Frecciabianca
– Info: Caratteristiche dei Frecciabianca
– Video: LaFrecciaTV Speciale Frecciabianca
In copertina un treno Frecciabianca con E402b tra Milano e Genova
Arquata Scrivia, 18 aprile 2014 | Foto, Antonino Romeo
© Riproduzione riservata
(9501)