SIRACUSA – A pochi giorni dall’avvio dei primi treni turistici dei 18 programmati dal 06/07 al 18/09/2016 che da Agrigento, Siracusa e Catania permetteranno di raggiungere diverse località della Sicilia, Ferrovie Siciliane sente la necessità di aprire una seria riflessione su come e quanto siano realmente tutelati i rotabili d’epoca presenti sui binari della nostra regione, nei giorni che precedono l’effettuazione di questi viaggi.
I rotabili storici attualmente presenti in Sicilia fanno parte di un ben più ampio parco di oltre 200 rotabili tra locomotive e carrozze dislocati su tutto il territorio nazionale: conferiti dalle Ferrovie dello Stato Italiane alla Fondazione FS Italiane, essi costituiscono un patrimonio storico inestimabile, testimonianza di un’eccellenza tecnica che dal 1905, anno della fondazione delle FS, arriva ai giorni nostri, fornendoci la testimonianza della vita, del progresso e delle vicissitudini che il popolo italiano ha attraversato viaggiando su tali rotabili, dal Regno d’Italia sino alla nostra attuale Repubblica Italiana.
La Fondazione FS Italiane infatti, giova ricordarlo, ha il compito di “valorizzare e consegnare integro, a vantaggio anche delle generazioni future, un Patrimonio di storia e di tecnica, simbolo del progresso e strumento di rafforzamento dell’unità degli Italiani.”
Proprio per l’eccezionale valore di questi rotabili, per il quale il termine “Patrimonio” è decisamente corretto, ci viene difficile capire quali possano essere le motivazioni che determinano certi trasferimenti o il loro fermo nei depositi senza che siano prese, a parere nostro, precauzioni adeguate per garantire la loro sicurezza, evitando che possano essere danneggiati, o depredati di pezzi, cosi come accaduto alla locomotiva E626 428 (vedi notizia del 30/11/2015).
La criticità più recente arriva da Siracusa, quando tra il 18 e 19/06/2016 è stato inviato dal deposito di Palermo Centrale il materiale che costituirà il convoglio d’epoca per l’effettuazione del Treno del Barocco: si tratta in particolare delle carrozze Centoporte Clz 36767, Clz 39042, Clz 36712 e del bagagliaio DI 92 011. Il convoglio d’epoca, risalente agli anni 30, è stato necessariamente trasferito a Siracusa con largo anticipo rispetto ai tempi di esecuzione del treno poiché il 20/06 sarebbe stata chiusa per lavori la linea ferroviaria tra Catania e Siracusa.
I rotabili sono stati ricoverati nella stazione di Siracusa, in uno dei due binari del vecchio Scalo: a proteggere il convoglio da eventuali incursioni vandaliche sono presenti un semplice cancelletto e una banale recinzione alta circa un metro.
Considerando il valore di questi rotabili, fin da subito abbiamo ritenuto che il ricovero in quest’area della stazione di Siracusa fosse parecchio azzardato, perché a nostro avviso non garantiva la giusta protezione dalle incursioni di vandali e saccheggiatori: in tal senso sarebbe stato opportuno e sufficiente che queste carrozze fossero state trasferite all’interno delle rimesse del vicino Scalo Pantanelli, dove avrebbero trovato adeguata protezione da incursioni esterne e sarebbero state oggetto di vigilanza attiva da parte del personale in forza all’impianto.
Le carrozze d’epoca lasciate a stazionare a Siracusa non sono passate inosservate ai vandali, che non hanno perso tempo a imbrattare il convoglio con i loro inutili graffiti di dubbio gusto: a farne le spese in particolare la carrozza Clz 36712, che dal 10/07 su una delle sue fiancate appare vistosamente imbrattata.
L’Associazione Ferrovie Siciliane auspica che il convoglio venga ripristinato nelle originarie condizioni estetiche, nello spirito di conservazione e di preservazione del Patrimonio storico che guida la Fondazione FS Italiane: l’esecuzione di un treno storico in tali condizioni costituirebbe un grave danno all’immagine della Fondazione, esponendola potenzialmente a critiche e severe riflessioni sull’efficacia delle azioni messe in atto per custodire e tutelare il nostro Patrimonio ferroviario; siamo certi che l’imprescindibile necessità di una corretta organizzazione non debba far abbassare la guardia alla Fondazione FS, il cui compito è e resta comunque primariamente di tutela culturale.
In anteprima la carrozza Centoporte Clz 36712 vandalizzata
Siracusa, 10 luglio 2016 | Foto, Ferrovie Siciliane
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